Il 28 novembre 2023 è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva (UE) 2023/2673 concernente alcuni profili di disciplina dei contratti finanziari conclusi a distanza, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 19 dicembre 2025. Come noto, la materia era disciplinata dalla direttiva 2002/65/CE, la quale viene abrogata, mentre la nuova direttiva (UE) 2023/2673 interviene, modificandole, su alcune disposizioni della direttiva 2011/83/UE, riguardante i contratti a distanza per la vendita di beni e la prestazione di servizi conclusi tra un professionista e un consumatore, e ne inserisce di nuove, così offrendo un quadro più unitario e coordinato della materia dei contratti conclusi a distanza e, in specie, dei contratti finanziari.
In particolare, ai contratti finanziari conclusi attraverso tali modalità si applicheranno talune disposizioni della direttiva 2011/83/UE, mentre per quanto concerne specificamente i contratti finanziari, e fatte salve le eventuali discipline di settore che già intervengono sugli stessi profili, la direttiva (UE) 2023/2673 prevede l’inserimento del nuovo Capo III bis.
Il nuovo capo disciplina gli obblighi di informazione da fornire al consumatore prima della conclusione del contratto, il diritto di recesso, il pagamento del servizio prestato prima dell’esercizio di detto diritto, l’obbligo per il prestatore del servizio di fornire “spiegazioni adeguate” alle esigenze e alla situazione finanziaria del consumatore, nonché un divieto per i prestatori di servizi finanziari di utilizzare modalità di erogazione del servizio che possano indurre in errore o manipolare i consumatori.
Va infine rilevato che la disciplina introdotta mira a tenere conto dei rapidi sviluppi tecnologici che hanno interessato i servizi finanziari e, soprattutto, della sempre maggiore automazione delle modalità di erogazione di tali servizi.
[Giulia Serafin, 30 novembre 2023]