Lo scorso 28 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge delega sulla riforma dell’amministrazione straordinaria (nel seguito, “A.S.”) e della vigilanza sugli enti cooperativi e mutualistici. Il d.d.l. è diretto, da un lato, a semplificare la disciplina dell’amministrazione straordinaria, superando l’attuale frammentazione normativa e garantendo maggiore efficienza nella gestione della procedura, e, dall’altro lato, a contrastare i fenomeni distorsivi nel settore delle cooperative, aggiornando il quadro normativo in modo da garantire maggiore trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica.
In particolare, tra i principi e criteri direttivi riguardanti la riforma dell’amministrazione straordinaria, si segnalano:
- in materia di semplificazione normativa, la previsione di un corpo normativo unico recante la disciplina organica della grande impresa in crisi e la contestuale abrogazione del d.lgs. n. 270/1999 (c.d. Prodi-bis) e della l. n. 39/2004 (c.d. Legge Marzano);
- in materia di accesso alla procedura:
- l’estensione del perimetro soggettivo di applicazione della procedura, con particolare riguardo alle imprese di carattere strategico;
- l’individuazione dei soggetti legittimati a presentare il ricorso per la dichiarazione dello stato di insolvenza, secondo le modalità di cui agli artt. 40 e 41 c.c.i.i.;
- l’attribuzione al Ministro delle imprese e del made in Italy (di seguito, il “Ministro”) del potere di adottare, su istanza dell’imprenditore, immediatamente il provvedimento di apertura quando risultano prospettive di risanamento percorribili, salva la necessità che l’imprenditore chieda al Tribunale competente, entro il giorno successivo all’apertura, la dichiarazione dello stato di insolvenza;
- l’attribuzione al Tribunale del potere di dichiarare, previo parere del Ministro sulla sussistenza dei presupposti per l’accesso, con sentenza, lo stato di insolvenza, con contestuale nomina di uno o tre commissari giudiziali, su indicazione del Ministro;
- in materia di organo commissariale:
- l’attribuzione al Ministro del potere di predisporre l’elenco dei commissari e dei membri del comitato di sorveglianza;
- l’attribuzione al Ministro del potere di nomina dell’organo commissariale e dei componenti del comitato di sorveglianza, nel rispetto di requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza;
- la previsione di un tetto per il compenso dei commissari e di limiti agli incarichi conferibili al medesimo soggetto;
- la previsione della redazione di un programma da parte dell’organo commissariale, sulla cui esecuzione vigila il Ministero, avente, alternativamente, ad oggetto la cessione a terzi dei complessi aziendali, sulla base di un piano di prosecuzione dell’esercizio dell’impresa che garantisca, per quanto possibile, la salvaguardia dei livelli occupazionali, o la ristrutturazione economico-finanziaria dell’impresa, sulla base di un piano volto al risanamento dell’impresa.
Per quanto riguarda, invece, i più significativi principi e criteri direttivi concernenti la riforma della vigilanza sugli enti cooperativi e mutualistici, si segnalano:
- l’inclusione nell’attività revisionale di un costante monitoraggio sulla gestione e sulla rendicontazione di sostenibilità;
- la riforma dell’Albo delle società cooperative, volta ad assicurare che tutti gli enti cooperativi siano iscritti in un unico pubblico registro nazionale accessibile gratuitamente e digitalmente;
- l’introduzione di una disciplina del procedimento sanzionatorio a carico del revisore cooperativo;
- la previsione di un contenuto minimo obbligatorio della relazione di cui all’art. 2428 c.c. o, in caso di bilancio abbreviato, della nota integrativa, o in caso di bilancio di micro imprese, della annotazioni in calce allo stato patrimoniale, che includa, in ragione della tipologia dello scambio mutualistico e della dimensione dell’ente, i criteri seguiti nella gestione sociale per il perseguimento dello scopo mutualistico, nonché il rispetto dei principi di “porta aperta”, assenza di fini di speculazione privata, democraticità e autonomia.
[Stefano Pugliese, 3 aprile 2025]